Redigere e diffondere un comunicato sindacale per denunciare un potenziale pregiudizio per i diritti dei lavoratori è legittimo esercizio della libertà sindacale, e non diffamazione. Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Bari, Dott.ssa Antonella Cafagna, ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Francesco Paolo Sisto e Roberto Eustachio Sisto e ha disposto il non luogo a procedere nei confronti di Raffaele Lorusso perché il fatto non sussiste.
I fatti risalgono al 2014 e riguardano la vertenza del Corriere del Giorno di Puglia e Lucania, edito dalla cooperativa "19 Luglio". Dopo la collocazione in amministrazione straordinaria della cooperativa e la cessazione delle pubblicazioni del quotidiano cartaceo e online, a marzo 2014, a distanza di pochi mesi era stato registrato al Tribunale di Roma "Il Corriere del Giorno", pubblicato online. La circostanza era stata denunciata alla polizia postale dai colleghi del Corriere del Giorno di Puglia e Lucania, che a parte la piccola variazione nel nome della testata, avevano segnalato anche il danno potenziale rappresentato dalla sostanziale riproduzione del logo della loro testata.

La denuncia fu ripresa da Raffaele Lorusso, all'epoca presidente dell'Associazione della Stampa di Puglia, che in una nota, pubblicata anche sul sito del sindacato dei giornalisti pugliesi, segnalò il pregiudizio che la pubblicazione di una testata quasi uguale a quella che aveva cessato le pubblicazioni qualche mese prima avrebbe potuto rappresentare per i 15 giornalisti e gli 8 poligrafici della cooperativa "19 Luglio", in quanto la testata era l'unico bene da poter mettere sul mercato nella procedura di liquidazione.
Per il contenuto di quel comunicato l'allora presidente dell'Associazione Stampa di Puglia fu querelato per diffamazione a mezzo stampa dalla proprietà della testata "Il Corriere del Giorno", diventando oggetto di una campagna denigratoria da parte del direttore responsabile del giornale online, Antonio detto Antonello De Gennaro, giornalista professionista iscritto all'Ordine del Lazio. Il provvedimento del Gup del Tribunale di Bari ha riconosciuto la correttezza dell'operato di Raffaele Lorusso, con la formula piena "il fatto non sussiste".
"Si tratta di un risultato importante per l'Associazione della Stampa di Puglia e per tutto il sindacato - afferma Bepi Martellotta, presidente del sindacato pugliese dei giornalisti - Questa associazione è da sempre schierata al fianco dei colleghi. Raffaele Lorusso, attuale segretario generale della FNSI, in quella come in tutte le altre vertenze, ha cercato di tutelare gli interessi dei giornalisti. Il provvedimento del Gup rende giustizia degli insulti rivolti a lui e al sindacato da parte di un iscritto all'Ordine che si è distinto più volte per aggressioni, non solo verbali, nei confronti dei colleghi e i cui comportamenti meriterebbero maggiore attenzione da parte dei competenti organismi ordinistici di disciplina".
“Il tentativo non consentito di disconoscere la liceità e la rilevanza della tutela sindacale dei giornalisti ha incontrato, nella sentenza del Gup, un brusco e giustificatissimo “stop”. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana può così serenamente proseguire nella sua quotidiana opera di difesa dei diritti dell’informazione” – dichiarano gli avvocati Francesco Paolo Sisto e Roberto Eustachio Sisto.


Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno.it